LA NASCITA DELLA SARDEGNA

 

Vista dal cielo la Sardegna ha una forma curiosa che ricorda l’impronta di un piede o di un sandalo. Questo fatto ha sempre incuriosito gli uomini e ha dato origine a molte leggende.

Una leggenda narra che miliardi e miliardi di anni fa non esisteva nulla, ma proprio nulla di nulla.
Nello spazio infinito c’era solo un essere perfettissimo e onnipotente: Dio.

Un bel giorno Dio decise di creare un universo meraviglioso. Ed ecco che, da un suo cenno si formarono nel cielo il sole che illumina il giorno, la luna alle stelle che splendono nella notte, i pianeti che girano intorno al sole. Proprio in uno di questi pianeti Dio decise di far vivere i suoi figli e per loro scelse della terra.
La terra era senza forma e vuota e Dio, con pazienza, radunò le acque nei mari e nei fiumi quindi, sulla terra asciutta, fece germogliare piante fiori d’ogni tipo.
Poi popolò il mare di pesci, il cielo di uccelli ed i campi e boschi di animale di tutte le specie. 
Quando finì vide che tutto era bello e buono e soddisfatto decise di andare a riposarsi un poco.

In quel momento si accorse che gli erano rimaste delle pietre e, senza perdere altro tempo, le buttò in mare e le schiacciò col piede, perché stessero ben ferme, lasciandovi l’impronta.
Subito si rese conto che quel mucchio di pietre in mezzo al mare era veramente brutto. 
Allora prese da tutte le altre parti della terra le cose più belle e le distribuì sulle pietre trasformandole in un’isola bellissima, piena di fiori e di verde. Quest’isola è la Sardegna.


Un’altra leggenda narra che la Sardegna è quanto resta di un continente bellissimo chiamato Tirrenide che milioni e milioni di anni fa si trovava vicino all’Europa.
Un giorno Tirrenide  fu sconvolto da uno spaventoso cataclisma ed incominciò a sprofondare nel mare.

Dio, che passava da quelle parti, dispiaciuto disse:
-  Non posso perdere quest’angolo di paradiso – e perché non sprofondasse ci mise sopra il piede e ce lo tenne ben fermo finché il terremoto non si fu placato.
Su quel pezzetto di terra rimase l’impronta del suo piede e per questo tutti lo chiamarono Sandalion o Ichnusa  che vuol dire “impronta”, 
nomi sostituiti poi con Sardegna.